
Fase di sperimentazione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (REN o RENTRI)
Tag: Circolari, RifiutiA seguito delle modifiche apportate al D.Lgs. n. 152/2006 (c.d. Codice Ambientale) dal D.Lgs. n. 116/2020 (si vedano le ns. comunicazioni Prot. 260/2020 e Prot. 269/2020), il Ministero dell’Ambiente e l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali daranno prossimamente avvio alla fase di sperimentazione del “Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” (REN o RENTRI), di cui al nuovo art. 188-bis.
A seguito delle modifiche apportate al D.Lgs. n. 152/2006 (c.d. Codice Ambientale) dal D.Lgs. n. 116/2020 (si vedano le ns. comunicazioni Prot. 260/2020 e Prot. 269/2020), il Ministero dell’Ambiente e l’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali daranno prossimamente avvio alla fase di sperimentazione del “Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti” (REN o RENTRI), di cui al nuovo art. 188-bis (in allegato).
Prima di descrivere, in estrema sintesi, le singole fasi della sperimentazione del nuovo registro REN, si evidenzia che:
– il REN, una volta entrato in operatività, interesserà l’intera filiera dei rifiuti e quindi tutti i soggetti coinvolti (produttori, trasportatori, gestori degli impianti di trattamento/smaltimento, ecc.);
– alla fase di sperimentazione volontaria parteciperà un numero ristretto di imprese, le quali saranno individuate dal Ministero dell’Ambiente tra quante comunicheranno la propria disponibilità attraverso le proprie rappresentanze di categoria.
Finalità del registro REN
Il prototipo del registro REN – attualmente in fase di definizione – si pone l’obiettivo di simulare sia nella struttura sia nel funzionamento le nuove regole per la tracciabilità dei rifiuti, che dovranno comunque essere definite e delineate puntualmente attraverso i futuri decreti regolamentari di cui all’art. 188-bis, anche sulla base degli esiti della fase sperimentale oggetto della presente comunicazione.
Si sottolinea che l’introduzione del REN non apporterà variazioni rispetto agli obblighi e alle responsabilità degli operatori coinvolti lungo tutta la filiera dei rifiuti (produzione, trasporto, trattamento, ecc.). Il funzionamento e l’entrata a regime del REN rispondono piuttosto alla necessità di monitorare e controllare la movimentazione dei rifiuti, avvalendosi di soluzioni tecnologiche innovative volte alla dematerializzazione dei documenti di accompagnamento dei rifiuti (FIR) e dei Registri di carico e scarico.
Fasi della sperimentazione del prototipo del registro REN
La sperimentazione, a cui parteciperà un numero ristretto di imprese individuate dal Ministero come già sopra anticipato, è strutturata su 5 fasi che verranno testate in modo graduale, dalle più semplici alle più complesse del sistema, così da arrivare a una situazione di regime:
– la fase 1 riguarderà l’accreditamento dei soggetti volontari sottoscrittori del protocollo d’intesa per la sperimentazione del prototipo. Tale modulo sarà il primo ad essere rilasciato in ordine cronologico e costituirà il primo step per le successive fasi di attività;
– la fase 2 riguarderà lo sviluppo delle funzionalità relative alla vidimazione digitale dei Formulari in alternativa alle tradizionali modalità per la vidimazione dei FIR prestampati, funzionalità che rappresenta uno degli elementi cardine per la completa dematerializzazione dei documenti di trasporto rifiuti;
– la fase 3, con l’obiettivo della citata dematerializzazione documentale, riguarderà invece lo sviluppo delle funzionalità relative alla vidimazione digitale dei Registri di carico e scarico. L’applicazione dovrà consentire l’intestazione del Registro C/S e l’attribuzione dell’identificativo digitale del Registro stesso;
– la fase 4 prevederà la trasmissione dei dati relativi ai Registri C/S, adempimento trasversale a tutte le tipologie di utenti tenuti all’iscrizione al registro REN e aderenti alla sperimentazione. La fase sarà implementata progressivamente, partendo dalle imprese già digitalizzate, in possesso quindi di un proprio sistema gestionale, che potranno trasmettere il dato in maniera interoperabile ed esteso poi ad un campione ristretto di soggetti privi di gestionale con trasmissione del dato mediante un “tracciato record”;
– la fase 5 prevederà la trasmissione dei dati dei Formulari da parte dei soggetti, che gestiscono rifiuti pericolosi che aderiscono alla sperimentazione, secondo due diverse modalità:
1) una prima in cui la trasmissione sarà sperimentata sulla “filiera corta” trasportatore-impianto, presupponendo un sistema di delega al trasportatore per quanto riguarda la trasmissione del dato, e
2) una seconda con “filiera completa”, prevedendo il coinvolgimento anche di produttori informatizzati o eventualmente di ulteriori soggetti in grado di poter trasmettere il dato per conto dei produttori
A queste 5 fasi, se ne aggiungerà probabilmente una sesta (fase 6) relativa all’utilizzo dei nuovi modelli telematici FIR e Registri C/S.
Partecipazione e tempistiche
In termini generali, la partecipazione volontaria alla sperimentazione del nuovo registro REN rappresenta l’opportunità per le imprese sia di evidenziare al Ministero dell’Ambiente e all’Albo Gestori eventuali criticità del sistema, sia di proporre eventuali modifiche/integrazioni, se necessario, prima che il registro REN diventi operativo per l’intera filiera dei rifiuti.
Premesso quindi che sarà il Ministero dell’Ambiente, come già sopra evidenziato, a individuare il numero ristretto di imprese che parteciperanno alla sperimentazione, tra quante comunicheranno la propria disponibilità attraverso le rappresentanze di categoria, si chiede alle aziende Associate a Federacciai di valutare e comunicare la propria candidatura – entro e non oltre lunedì 22 febbraio – all’Area Tecnica di Federacciai (area.tecnica@federacciai.it).
Nel valutare la propria candidatura (sia come produttori di rifiuti sia come riciclatori/recuperatori di rottame-rifiuto), si consiglia di verificare ad esempio il proprio gestionale ai fini dell’interoperabilità, nonché la disponibilità degli altri soggetti coinvolti nella propria filiera dei rifiuti.
Contatti
Ulteriori informazioni possono essere richieste a:
Marco Clivio
area.tecnica@federacciai.it