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Cubus
Tag: Architettura e SculturaDopo una prima fase nella quale lavora prevalentemente la ceramica, imparando nella bottega del padre, si trasferisce a Milano alla fine degli anni Sessanta, dove scopre l’acciaio.
Sono anni di protesta, alla quale Spagnulo aderisce, e il suo modellare l’acciaio è più legato agli spazi urbani. I “grandi ferri” recuperano la geometria e la logica costruttiva del materiale con cui sono forgiati, richiamando la tecnica con cui lavora lo scultore. Spagnulo, infatti, crea le sue opere nelle acciaierie e negli altiforni forgiando le sculture insieme agli operai.

Spagnulo lavora l’acciaio con gesti minimi di lavoro ma di grande forza; piuttosto che modellare forme tradizionali, le deforma attraverso gesti evidenti ma minimali, per minimizzare l’intervento sull’opera finale. Questo processo riflette un impegno intellettuale con implicazioni politiche e sociali.
Presso l’azienda FOMAS S.p.A. a Osnago troviamo ben due opere scultoree in ferro: Cubus posizionato all’esterno dell’ingresso degli uffici, il quale rispecchia esattamente quanto descritto sopra e Muro, di dimensioni minori ma ugualmente dallo stile essenziale.