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Prassi di Riferimento UNI contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto nei prodotti

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Prassi di Riferimento UNI contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto nei prodotti

Si informa che lo scorso 6 luglio è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 88:2020 “Requisiti di verifica del contenuto di riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto presente nei prodotti”.

 

Si informa che lo scorso 6 luglio è stata pubblicata la Prassi di Riferimento UNI/PdR 88:2020 “Requisiti di verifica del contenuto di riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto presente nei prodotti”.

Nello specifico la PdR in oggetto definisce la modalità con cui un organismo di certificazione verifica il contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto, dichiarato da un’organizzazione per un proprio prodotto immesso sul mercato nazionale.

Il documento è disponibile al seguente link: https://store.uni.com/catalogo/uni-pdr-88-2020 previa una registrazione che consenta ad UNI di tener traccia del numero di download in previsione di futuri lavori di normazione tecnica (le PdR restano in vita al massimo per 5 anni, ed entro tale limite possono essere trasformate in norme tecniche oppure ritirate).

Il tema è di particolare interesse per il settore siderurgico in quanto, come riportato nel sommario della PdR, essa si applica ai prodotti indicati nei decreti del MATTM, già pubblicati e di futura pubblicazione, relativi ai Criteri Ambientali Minimi (CAM), e/o indicati nel Decreto del MATTM delegato dall’art. 26-ter della Legge n. 58/2019 (c.d. “Decreto Crescita”), che:
– sono realizzati in metalli, loro leghe e loro derivati, inclusi i prodotti derivati dal ciclo di fabbricazione di tali metalli, esclusi gli imballaggi;
– sono destinati ad essere utilizzati nei settori edilizia, costruzioni ed arredo urbano;
– non dispongono di specifiche norme o PdR inerenti la verifica del contenuto di materiale riciclato e/o recuperato e/o sottoprodotto.
La PdR risulta inoltre utile per la dimostrazione del requisito di contenuto di materiale riciclato richiesto ai prodotti, componenti di prodotto e materiali dai diversi protocolli di sostenibilità degli edifici (ad esempio LEED, ITACA, ecc.).

Per quanto riguarda l’iter procedurale, Accredia (ente italiano di accreditamento) ha quindi avviato il processo per la definizione dello “schema di accreditamento” degli organismi di certificazione finalizzato al rilascio della relativa certificazione.

Contatti
Ulteriori informazioni possono essere richieste a:
Marco Clivio
Alfredo Schweiger

area.tecnica@federacciai.it

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