
Nota di ISPRA "Approccio metodologico per la valutazione della caratteristica di pericolo HP14 Ecotossico"
Tag: Circolari, RifiutiSi ricorda che sul tema (caratteristica di pericolo HP14), proprio in previsione della data del 5 luglio, era stata predisposta – tra marzo e aprile scorsi – un’apposita nota da parte del Sistema Confindustriale, nota che era stata oggetto delle nostre comunicazioni del 27/03/2018 Prot. 56/2018 “Rifiuti – Attribuzione della caratteristica di pericolosità HP14 (Ecotossico)”; e del 05/04/2018 “Rifiuti – Aggiornamento nota attribuzione della caratteristica di pericolosità HP14 (Ecotossico)”, alle quali si rimanda per un approfondimento. Oltre a queste, si segnala poi la nostra comunicazione del 23/04/2018 Prot. 81/2018 “Orientamenti tecnici della Commissione UE sulla classificazione rifiuti”.
Per quanto riguarda il contenuto della nota dell’ISPRA, si segnala in estrema sintesi quanto segue:
1) viene ribadito che la fase di individuazione del pertinente codice CER per un rifiuto conduce a una delle tre possibili casistiche: il rifiuto è individuato esclusivamente da un codice non pericoloso; il rifiuto è individuato esclusivamente da un codice pericoloso; il rifiuto è individuato da voci specchio, di cui almeno una pericolosa ed almeno una non pericolosa (in quest’ultimo caso esso può essere classificato come pericoloso o non pericoloso in funzione della sussistenza o meno di una o più caratteristiche di pericolo, e occorrerà quindi procedere ad una valutazione più approfondita);
2) sono illustrati i criteri di valutazione della caratteristica di pericolo HP14 Ecotossico, i valori limite e i valori di cut-off per le sostanze aventi tossicità per l’ambiente acquatico;
3) riguardo ai metodi di prova, viene ribadito che, come previsto dal Regolamento 2017/997/UE, “laddove una caratteristica di pericolo di un rifiuto sia stata valutata sia mediante una prova che utilizzando le concentrazioni di sostanze pericolose come indicato nell’allegato III della direttiva 2008/98/CE, devono prevalere i risultati della prova”;
4) sono indicati quali siano i metodi di prova, tra quelli presenti nella parte C dell’allegato al Regolamento 2008/440/CE, applicabili per la valutazione della tossicità acquatica di un rifiuto;
5) sono riportate infine l’analisi delle procedure di verifica della caratteristica di pericolo e la definizione di un approccio metodologico, corredandole con una serie di esempi pratici; nonché la definizione di uno schema decisionale per la valutazione della caratteristica di pericolo.
Ulteriori informazioni possono essere richieste a:
Marco Clivio
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