Trasformazione del Quadrato
Tag: Architettura e SculturaNei giardini esterni agli uffici dello stabilimento di Vicenza di Acciaierie AFV Beltrame, dal 1991 è esposta l’opera “Trasformazione del Quadrato” del Maestro Toni Benetton, uno dei maggiori scultori contemporanei, se non il più autorevole, nel campo delle macro sculture.
L’opera si inserisce nel filone di ricerca iniziato negli anni ’60, dove il Maestro vuole creare un’armonia sonico-visiva tra l’opera e l’osservatore.
Partendo da una lastra di acciaio, usando la fiamma ossidrica esegue dei tagli longitudinali e verticali, ottenendo degli elementi separati tra di loro dando vita ad una forma tridimensionale, che proietta a terra continue forme generate dall’incidenza della luce solare e della posizione dell’osservatore.
Nel 1990 il poeta Antonio Bruni ed il compositore Alfredo Tisocco incuriositi dai suoni che le opere creavano al soffiare del vento o semplicemente toccandole in punti diversi, hanno raccolto questa magia di suoni e creato una musica che è stata raccolta in un CD “FERROFANIA” che in quel momento storico – musicale ha creato un grande interesse.
L’opera del Maestro Toni Benetton si inserisce certamente nella corrente futuristica, anche se non compreso perfettamente dalla critica.
La sua visione pone l’opera scultorea al di là della sola arte, ma rientra nel concetto di urbanistica: “credo che la scultura debba essere qualcosa di vivibile, non soltanto in contemplativo. Ecco perché insisto sul concetto di urbanistica…Infatti io non parlo quasi più di sculture riferendomi alle mie opere, ma di strutture.
La scultura – struttura sarà parte integrante dell’urbanistica, perché costituirà una necessità ‘spirituale’ per l’uomo, che avrà necessità di ‘viverla’, di esserci dentro o esservi immerso…” (“Toni Benetton il genio del ferro” intervista di Adriano Madaro, 1987).
Si ringrazia il Museo Toni Benetton per il contributo nella realizzazione dell’articolo.
Artista: Toni Benetton
Anno: 1982
Luogo: AFV Acciaierie Beltrame, Vicenza